Ai confini dell’adolescenza Harry Potter & Co. conosceranno le insidie della vita
Intrighi adulti e responsabilità sono al centro de “Il Principe Mezzosangue”
Harry Potter e Il Principe Mezzosangue
Harry Potter e il Principe Mezzosangue non è un film interlocutorio come probabilmente è stato inteso il penultimo capitolo della serie. Nel presente sembra instaurarsi quel
senso di leggera brezza tipico dei sentieri boschivi che accompagna un tranquillo cammino. Il suo soffio gradevole solcato da un tocco di gemito a volte è l’allarme per una forte tempesta che fa perdere strade ed orizzonte all’ignaro viandante. Soltanto l’intuitiva intima del libero arbitrio e la raggiunta dimensione del pericolo potranno costruire un ideale ponte per la salvezza. Proprio in questa prospettiva appaiono configurati i personaggi,i quali giunti ai confini di un’adolescenza mai rimpianta,si aggirano malvolentieri in un ambiguo spazio di nuovi traguardi generazionali e di sviluppo che non potranno non essere ignorati dalle loro esistenze. Il film congegnato a norma di un thriller con schemi ben individuabili,ma non per questo ovvi,concede spazio a situazioni che interagiscono onde approfondire e chiarire vicende ancora indefinite ereditate dai precedenti capitoli.
Harry Potter ne 'Il Principe Mezzosangue'
In fondo la struttura del plot è un chiaro segnale di stile per tutto l’involucro della pellicola dove una marcata rinuncia a lunghe scene di azione non rappresenta necessariamente l’inversione di tendenza o lo snaturamento della saga se raffrontato con
L’Ordine della Fenice. Il tutto va a vantaggio di una migliore comprensione e lettura dei caratteri chiave presenti nell’intera opera. Sarà interessante la verifica in luce psicoanalitica di Voldemort,esempio di creatura nera,capace attraverso fondamentali scelte di divenire la quintessenza ancestrale dell’oscurità nell’altra faccia della magia. Lo stesso Harry comprenderà quanto le responsabilità giungano improvvise,figlie del mistero del destino ma contigue all’essenza e alla natura del proprio io. Altri nomi importanti,conosciuti nei precedenti capitoli,si condurranno verso svolte fondamentali. Restiamo dell’idea che lo spettatore abituato da una ricetta sperimentata e navigata non rimarrà tradito dal
Principe Mezzosangue. Seppur in-seminato da un polline di moderata diversità il film contiene l’architettura e le tipicità familiari del Potter Home. Saremo innanzi ancora a magie,incantesimi,sfide come pure a sentimenti conditi da piccoli tradimenti. Una maggior incisività drammaturgica troverà consensi in quei fedelissimi che si sono appassionati per via letteraria alle vicende dell’istituto retto da Albus Silente.
2009 © CINEMA & CRITICA