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Sul più bello, si richiude
Il film sentimentale svetta quando arriva la nuova chiusura dei cinema
Il docufilm su Totti è leader settimanale, non solo i Dpcm creano problemi

La nuova chiusura dei cinema se da un lato non si presenta più come pessima sorpresa,dall’altro ha messo in evidenza un certo nervosismo del pubblico e l’insorgere di una specie di tradimento da parte delle istituzioni. I provvedimenti di blocco replicato non sembrano affatto giusti nei confronti di un comporto che dati alla mano si era rivelato il più efficiente oltreché severissimo nell’applicare il protocollo di sicurezza. Si rafforza sempre più un pensiero ricorrente e irrispettoso che vede emergere suddivisioni dove con evidenza probatoria i cinema apparterrebbero ad una categoria inferiore della società. La serrata arriva nel momento stagionale solitamente più propizio al decollo degli incassi prima delle settimane natalizie. Tra paura e confusione il pubblico era stabilmente molto frastornato,così nel weekend che coincide con la rinnovata calata di sipario faremo un’analisi su quanto è accaduto. Sarà perlomeno idoneo alla statistica storica quando un giorno qualcuno vorrà sapere cosa succedeva nel paese durante questo disgraziato weekend. Prevale la storia sentimentale,Sul Più Bello,che incassa una cifra in linea con quelle del periodo (€ 327.744) corrispettivo di quasi cinquantamila presenze. La media per schermo del film,pur in presenza di capillare programmazione come in epoca normale,ci offre un dettaglio che abbiamo registrato spesso durante questi mesi. Gli spettatori corrispondono a 110 per ciascuna sala che suddivisi per i cinque giorni di proiezione dicono 22 presenze al giorno. Negli anni passati con questi numeri il dato sarebbe oscillato tra l’ottavo e il dodicesimo posto. Di significato diametralmente opposto il risultato ottenuto dal docufilm,Mi Chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli che presentato in mezzo alla settimana per tre giorni nei fatti è leader della classifica settimanale. Metterà insieme € 658.929,un incasso eccellente che non ha risentito di alcun effetto emergenza sanitaria. Anzi il suo successo è paragonabile a quello dei migliori eventi infrasettimanali di sempre,senza restrizioni,che pur giovandosi di un prezzo maggiorato è riuscito a convogliare tanta gente non solo nei cinema di Roma. Sono state 490 presenze a schermo (165 X giorno) a dimostrare che in presenza di un interesse pressante si può vincere ogni tipo di riluttanza indotta ma nella capitale le sale erano stracolme. La fotografia della settimana resterà esempio tipico di un trend consolidato da agosto,esclusa qualche piacevole eccezione,dove le programmazioni in sala sono state appannaggio quasi totalizzante di film che di norma sarebbero considerati da seconda,terza fascia. Anche questo appare un limite considerevole che ha frenato senz’altro il pubblico ma al momento purtroppo la fine del tunnel sembra proprio utopia. Crediamo che il pessimismo sia d’obbligo in una situazione generale in cui prevalgono molte emotività,egoismi e quasi mai ragioni per costruire un bene comune.
1 novembre 2020