Nomadland vince tra le nebbie della ripresa
Il film con Frances McDormand, testimonial più consono della riapertura
Le altre pellicole quasi dimenticate, ancora troppe incognite sul futuro Sei mesi dopo,le riaperture dei cinema sono avvenute quasi in sordina,non tutte le sale erano pronte mostrando nei fatti quanto questa lunga parentesi abbia sfiancato le migliori intenzioni. Il numero ancora ridotto di schermi accesi dimostra la difficoltà oggettiva di piccole imprese familiari e associazioni culturali,tali sono le gestioni di molti esercizi cinematografici,a far fronte ai notevoli problemi economici subentrati. Mancano ancora all’appello i soggetti più consistenti del mercato,i multiplex che nonostante facciano riferimento a gruppi finanziari di peso si ritrovano con pochi film forniti dalle distribuzioni e soprattutto con un ostacolo fin troppo limitante. Il coprifuoco serale con il bando della circolazione dalle ore 22 fissa un limite restrittivo usando verbo eufemistico. Questo genere di impianti moderni con ampi parcheggi disponibili spesso collocati in centri commerciali,periferici nelle città,avrebbero impossibilità ad effettuare gli spettacoli serali che rappresentano da sempre la fascia maggiormente frequentata. Al momento significa chiudere le sale intorno alle 21.30 e possiamo capire come tutto ciò rimandi interrogativi urgenti. Intanto la ripresa selle proiezioni vede l’ultimo orario compreso tra le 19 -19,30 che non lascia dubbi sull’incertezza di sedersi al cinema. Lunedì 26 aprile va considerato importante e nello storico apre a una data da ricordare per l’unico film attraente che è stato Minari. Fresco di Premio Oscar (miglior attrice non protagonista) veniva programmato da circa quaranta schermi. Otteneva uno score pari a una quarantina di biglietti per ciascuno ma del tutto irrilevanti saranno le cifre degli altri competitor la cui media ingressi per ognuno si può circoscrivere sulle dita delle mani. Qualcosa cambierà giovedì 29 con l’uscita di Nomadland,subito ospitato in cento sale scriverà al termine della serata tra i 70/80 spettatori per cinema. L’intero weekend vedrà la pellicola vincitrice di tre Oscar aumentare gli schermi fino a 137 che gli permettono di primeggiare agevolmente con totale € 429.047 corrispettivo di 62.450 presenze. Come possiamo osservare risalterà una buona media complessiva (456) che salirà di giorno in giorno superando 150 spettatori nel festivo. Il crescendo in sala fa rilevare che non ha sofferto per niente la contemporanea programmazione streaming su Disney Plus. Il film con Frances McDormand è stato il testimonial più consono della riapertura,ha vinto agevolmente nella nebbia che al contrario non pare diradarsi su altri film. Nel frattempo Minari,pioniere della ripresa,ha raggiunto la somma di € 111.500,Est–Dittatura Last Minute (€ 15.022),mentre l’Orso d’Oro a Berlino,Sesso Sfortunato o Follie Porno,si ferma a € 10.200. Altri cinema romperanno il ghiaccio della chiusura nel secondo fine settimana di maggio che permetteranno all’ultimo film di Woody Allen,Rifkin’s Festival la disponibilità di un parco schermi adeguato. Tra giovedì 6 e sabato 8 i numeri vedono di nuovo al comando Nomadland che incrementa l’ammontare degli ingressi superando 23.000 biglietti,soltanto medaglia d’argento Rifkin’s Festival oltre la soglia dei 10.000. La tendenza per il weekend sembra pertanto configurata con la prospettiva globale di qualche cifra in più rispetto alla precedente tornata. In definitiva il film pluripremiato all’Oscar,domenica 9 scriverà € 219.107 portando l’intero risultato a € 781.972,la pellicola diretta da Allen si ferma a € 98.342. Restano incognite che non possono essere sottovalutate da chi è lontano da questo particolare habitat. Nelle prossime settimane vogliamo assistere a cambi di passo decisionali per il comparto specifico e per aiutare la cultura tout court che finora ha somatizzato danni ingentissimi.
11 maggio 2021
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