Ryan Gosling e Margot Robbie a caccia di record
Conteggi alla mano la produzione Warner Bros,
Barbie,ha realizzato giorno dopo giorno un’enorme surplus e questo è un aspetto benefico,sovente imprevedibile,che nel cinema rappresenta un fattore di fantasia applicata alla realtà seppur stiamo trattando di fredda economia. Quando ci limitiamo all’Italia vediamo che la pellicola con la dirompente Margot Robbie ha raggiunto numeri mai toccati da un film nella storia italiana del box office a partire dalla seconda metà di luglio e non ci stiamo di certo confondendo con le cifre al rialzo della temperatura estiva.
Barbie uscito il 20 luglio alla fine dello stesso mese stabilirà oltre 2.685.000 presenze,complessivo di oltre € 19.200.000,contribuendo a dare spinta determinante al numero degli spettatori mensili che nel totale si attestavano a 5.500.000 e non accadeva dal corrispettivo periodo del 2011. L’uscita del film ha posto in evidenza alcuni aspetti certificando i tratti di una fenomenologia che ha rimesso al centro della vita sociale la visione in sala come non mai quasi fosse un evento imperdibile da condividere insieme. A testimoniarlo tanti sold out nei giorni feriali e l’entusiasmo palpabile,non soltanto femminile,con foto di gruppo accanto ai loghi di
Barbie. Quel via vai immenso agli ingressi divenuto virale che è raro anche d’inverno rileva oltretutto un flusso di pubblico almeno al debutto pari a quello francese (2.700.000) scrivendo un risultato mai segnato in tali statistiche comparative. C’é chi tende a spiegare il tutto preferendo dar ragione alle leggi del marketing,eppure il mito delle moderne bambole e la rivisitazione con personalità scritta,diretta da Greta Gerwig hanno fatto sorgere un imponente passa parola che spianava sicuramente strada alla visione. Trama complessa e originale immersione nel pianeta Mattel elaborano quel filo esplosivo di atipicità che si è tradotto in un’ascesa impensata. Gli studi analitici di previsione,che negli Stati Uniti di solito con buona approssimazione guardano alle potenzialità delle produzioni,parlavano di un esordio possibile tra 80/100 milioni di dollari. Invece
Barbie non ha rispettato il pur positivo pronostico della vigilia andando di gran lena molto più in alto fissando in quel weekend Usa l’esplicito valore di 162 milioni di dollari. Nei cinema americani il debutto di Margot Robbie con Ryan Gosling ha conteggiato una media altissima che valse 38.000 dollari ciascuno nei tre giorni,ma passati a novembre il trend del box office fisserà 636 milioni di dollari che lo trasformano nel film più visto dell'anno. Nel resto del mondo il suo successo è omogeneo ad ogni latitudine e supererà velocemente il miliardo e 441 milioni di dollari in totale. Osservando qualche dato aggiornato nei paesi europei ravvisiamo che l’Italia ha sommato € 32.100.000 con uno score spettatori pari a 4.400.000. Per curiosità i giorni feriali che registrarono il maggior numero di persone entrate sono stati quello dell’inizio,giovedì 20 luglio con 284.000 ingressi,seguito da mercoledì 26 luglio quando ne giunsero 265.000. Nel Regno Unito 14 settimane rendono a
Barbie 95 milioni e mezzo di sterline che hanno impresso un bel guinness per l'estate trascorsa. In crescendo dalla seconda settimana in poi,il film verrà visto in Francia da 5.850.000 persone mentre con uguale numero di weekend (14) la Germania ne consegnerà 5.930.000. Come sempre la Spagna è molto reattiva nel cinema su grande schermo,non si smentisce per
Barbie fissando anche qui cifre altissime che scrivono 5 milioni e 250 mila spettatori (€ 33.600.000).
F. F.