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L’aumento delle presenze passa per il reddito di cittadinanza?
La povertà diffusa fa diminuire la vendita dei biglietti al cinema
Il provvedimento sarebbe un’opportunità per invertire la tendenza

Più spettatori al cinema col reddito di cittadinanza?
Più spettatori al cinema col reddito di cittadinanza?
I numeri che giungono dal box office dicono che le presenze al cinema stanno battendo fiacca come non mai. I dati monitorati dai mercati cinematografici forniscono in spettatori e incassi risultanze reali e sono la lettura minuziosa di un fenomeno economico,culturale fondamentale come quello del cinema. Questa disciplina statistica propone flussi specifici in maniera molto più veritiera di tante altre branche d’indagine. Le quali si autodefiniscono specchi di presunte tendenzialità e di comportamenti sociali ma radicano un vizio d’origine per l’uso spesso vago e strettamente opportunista al solo servizio di chi le commissiona. Invece i box office attraverso semplicità di lavoro che giornalmente usa sommare i biglietti venduti dai vari film offrono una panoramica oggettiva del settore come nessun’altra fonte sarebbe in grado. Sono tra le poche rilevazioni di mercato a detenere una prospettica aderente al settore senza aggiunte disomogenee e di discutibile utilizzo rinviando a potenzialità interdisciplinari di valutazione molto ampia. Gli usi approfonditi derivanti da scrupolose interpretazioni delle cifre reali,oltre gli stretti legami tra soldi e investimenti,aprono a letture ben più complesse. Il quadro dei numeri settimanali e mensili,stabilizza nei dodici mesi grafici di movimento della società che disegnano un impatto quasi referendario intorno a mirate scelte di campo e al loro consequenziale impiego di spesa corrente. Vedere un film al cinema sta diventando un lusso per pochi,così dicono i box office messi a confronto. Il fenomeno al ribasso è il prodotto di una lunga crisi economica che vede nelle sale cinematografiche la punta di un iceberg,del resto come tutti i settori cosiddetti del tempo libero compresi tra balli,concerti e sport. Se l’anno passato la biglietteria delle sale contava un complessivo rilevato intorno a 90 milioni d’ingressi,il 2018 si sta avviando verso numeri ancora inferiori. La povertà in aumento diviene un’allerta da non sottovalutare,la crisi continua a mordere e difatti l’Italia è il paese dove si va al cinema meno che altrove. Nella penisola si evidenzia una sofferenza che penalizza maggiormente rispetto al resto d’Europa,sebbene nessuna statistica ufficiale abbia il coraggio di affermarlo con schietta fermezza. In prospettiva vediamo l’ottima opportunità suggerita dal reddito di cittadinanza che potrebbe riversare sull’economia quotidiana del paese un pragmatico,effetto benefico. Sorprende,perché per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale,un esecutivo italiano non aveva mai messo in opera un provvedimento diretto a favore delle popolazioni,giovani in primis,senza più quella palese corsia preferenziale di elargizione pubblica assegnata generalmente a lobby ed élite economiche. Il programma di assegno mensile rappresenta un passo in avanti per rimettere in moto il ciclo virtuoso e possiede indubbie capacità per ossigenare l’intera filiera di un paese. Per tal motivo potrebbe riaccendere una crescita della quale anche i settori dell’esercizio cinematografico ne gioverebbero come una cura miracolosa. Se ciascuno degli aventi diritto dopo le spese primarie disponendo di qualche soldo in più acquistasse un biglietto per un film,concerto o comprasse un libro,farebbe ritrovare a se stesso e alle radici della cultura un margine assai positivo rendendo merito al matrimonio tra finanziamenti e istruzione. Al cinema basterebbe che ciascuno dei beneficiari andasse due,tre volte in più durante un’annata per ritrovare sul box office un cospicuo aumento di molti milioni di biglietti. Rappresenta un circolo che parte dal basso con probabili risultati di straordinaria efficacia sull’immediato facendo ritrovare slancio a consumi e aggregazione sociale. Chi s’interessa di cinema a tutto campo non può che assecondare senza riserve il progetto in gestazione con buona pace degli ostili condizionati purtroppo da pregiudizio,ignoranza e assurdo egoismo.