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Oscar, Nomination e Anatomia di un Autogol
Conto alla rovescia per le mitiche statuette e i pronostici dicono Oppenheimer
Tornano i candidati di carisma ma qualcuno ha provato a tradire un favorito

Dopo le annate da dimenticare in piena zona pandemica e le ripartenze così così,quest’anno i film più interessanti sorretti da un quoziente di qualità votato all’alto provengono dalle sale cinematografiche. Sono titoli che sotto molti aspetti possono fare la differenza in un anno fotografato con tante suggestioni e per ciò andranno a caldeggiare il suo più esplicito immaginario. Martin Scorsese fondatamente risulta il testimonial opportuno che simboleggia il passaggio di consegne tra un’era e l’altra. Nel 2020 durante una notte hollywoodiana in pieno lockdown il regista ottenne 10 nomination per The Irishman,pellicola con destinazione streaming,che parve la malinconica,ripetitiva investitura di loghi e luoghi riposti nella soffitta di casa Scorsese. Oggi le rinnovate 10 candidature a Killers of the Flower Moon sembrano d’incanto appartenere alla potenza giovanile di un uomo che guarda alla vastità dello schermo quale spazio per calibrare un discorso e come geometria dove piazzare significativi dettagli. Non potevamo che attendere questo momento. La lineup della gara presenta con 13 nomination,Oppenheimer di Christopher Nolan,che alla luce dell’eccellente riscontro a livello mondiale e dei tantissimi premi ricevuti di recente detiene il sostanziale ruolo di gran favorito. Leggermente sotto Povere Creature! di Yorgos Lanthimos (11 nomination),altro film d’autore e di autorevolezza non presunta che in queste settimane sta alzando l’asticella della stima grazie a un feedback d’opinioni molto convinte e positive. Barbie,la saggia commedia di Greta Gerwig,ha monopolizzato i box office ad ogni latitudine lasciando una scia di interesse fuori del normale,la risposta di 8 nomination è stata giusta e riconoscente. Maestro,nuova prova registica di Bradley Cooper dopo A Star is Born sarà candidato con 7 e il sorprendente The Holdovers – Lezioni di Vita di Alexander Payne guidato dallo splendido burbero benefico Paul Giamatti si misurerà con 5. Nel drappello di titoli che si mettono in gioco con cinque categorie c’è anche Anatomia di una Caduta,il film francese con maggior esito nel mondo degli ultimi anni. Il dramma di Justine Triet vincendo la Palma d’Oro a Cannes scopre ovunque il successo al botteghino,di conseguenza aumenta il proprio prestigio andando a vincere finora una novantina di premi internazionali. La complessa vicenda con protagonista Sandra Hüller,anche lei candidata al titolo come miglior attrice,all'inizio dell'anno ottiene due Golden Globe compreso quello di Miglior Film Internazionale. Diviene un riconoscimento che di solito é anticipatore dell’Oscar dove avrebbe potuto trionfare nell’omologa categoria,invece non risulterà mai nella cinquina estera degli Academy Awards. C’è un motivo tecnico molto diretto sorto nel momento in cui non fu scelto dai selezionatori transalpini che gli hanno preferito a sorpresa,Il Gusto delle Cose con Juliette Binoche,per rappresentare il paese alla kermesse hollywoodiana. Di sicuro si respira aria di tradimento ma all’atto pratico aggiungiamo che sembra di descrivere l’azione di un autogol. Perché hanno spuntato le ali al film dato da tempo per certo vincitore? Molti opinionisti d’oltralpe ritengono che è stato scartato il miglior film dell’anno a favore del più brutto sperando di entrare in sintonia con gli elettori dell’Oscar sull’ideale di un grande film francese,ma appaiono quali sortite di assoluta inefficacia,tutt'al più si potrebbero rivelare delle pittoresche,bigotte,antiquate serie di boutade dette tanto per sorridere. All’Oscar da anni lontani preferiscono storie che rompono schemi e sono anticipatrici del tempo. La verità sembrerebbe trovar (s)conforto focalizzando una specie di vendetta politica contro la regista Justine Triet,colpevole del J’accuse al governo,quando al Festival di Cannes criticò l’esecutivo del presidente Macron di lavorare all’oscuro per eliminare l’eccezione culturale francese. Pieno d’implacabile forza e freschezza intellettuale Anatomia di una Caduta,resterà comunque indenne a qualsiasi forma di arcaica censura o di forzose muraglie. Il mondo del cinema francese lo innalzerà a film dell’anno con la vittoria di 6 César e troverà nell’Academy di Hollywood l’alleanza meglio sostenibile. Con molta probabilità trasformerà in statuette dorate alcune delle nomination,non vincerà ovviamente quella di Miglior Film Internazionale ma lascerà un tocco importante a quest’edizione. Su quanto riguarda quest’ultima categoria i bene informati del dietro le quinte suggeriscono come il grande favorito rimanga La Zona d’Interesse di Jonathan Glazer (5 Nomination) un po’ meno sprinter dovrebbero essere,Perfect Days di Wim Wenders,La Sala Professori di İlker Çatak e La Società della Neve di J.A. Bayona,nonostante sia appoggiato da Netflix. Per Io Capitano di Matteo Garrone anche la sola presenza nella serata del Dolby Theatre equivale senza remore a un buon biglietto da visita.
Franco Ferri