
Il premio promosso dalla Hollywood Foreign Press Association,la stampa estera,giunto alla 68° edizione è di fatto il grande termometro del cinema ad ogni inizio di anno. Le sue scelte hanno riflesso carismatico perché tendenzialmente determinano l’importanza di questo o quei film non solo nelle nomination degli Oscar ma nel top fra i più importanti premi internazionali dei mesi successivi. Dei Golden Globes ci si può fidare dal momento che hanno una radice tipicamente cinefila e non è raro che chi esce vincitore risulterà spesso un film da ricordare. Per l’informazione di tutto il mondo la kermesse dal Beverly Hilton è stata un piatto forte con ampio spazio nelle news del lunedì dei maggiori network europei. Non altrettanto si può dire dei principali tg italiani del prime time che di fatto hanno minimizzato se non proprio dimenticato la rilevanza mondiale dell’evento in favore dei nuovi incassi record di Checco Zalone. Sicuramente lo stile italiano del cinema in questo periodo non sta andando molto di moda in giro per il mondo e l’autorevole vetrina sta ancora a dimostrarlo. D’altra parte non si può continuare,da un punto di vista etico informativo a snobbare un riferimento fondamentale del cinema internazionale odierno per trincerarsi in un’angusta quanto addomesticabile comunicazione casalinga.

Momenti della premiazione
Il Golden Globe 2011 ha visto l’affermazione di
The Social Network con i globi al miglior film drammatico,regia,sceneggiatura,colonna sonora. Il risultato rende omaggio ad una pellicola che ha saputo imprimere meglio di altre un aspetto storiografico all’attualità. Forse quest’immagine corrisponde al valore in più necessario che fa prevalere su
Inception, film straordinariamente pregnante e basilare nell’anno appena trascorso ma virtualmente orientato in una dimensione non ancora maggioritaria della cultura. Paul Giamatti fa suo il globo dell’interpretazione,dedicata a commedia o musical,per
La versione di Barney molto apprezzato anche perché ha battuto Johnny Depp icona del 2010 nella doppia candidatura del suggestivo
Alice in Wonderland e del raffinato
The Tourist .

Natalie Portman
Nella categoria attori drammatici primeggia Colin Firth nel
Discorso del re,sempre nel dramma ma con vista femminile si afferma Natalie Portman in
Black Swan mentre Annette Bening con
I Ragazzi stanno bene vince nella sezione commedia o musical. In totale andranno due premi a
I Ragazzi stanno bene e a
The Fighter. Il globo al miglior film estero è andato a
In un mondo migliore della danese Susanne Bier,meritatissimo perché ha saputo esprimere con introspettiva sensibilità una tematica di riferimento nel gioco della vita,la violenza. La vittoria assume connotati di gradazione superiore nel momento in cui nella griglia delle nomination erano presenti opere cinefile come
Il Concerto di Radu Mihaileanu e
Biutiful di Alejandro Gonzalez Inarritu che hanno dato impronta eccellente all’annata. Il premio alla carriera è stato consegnato a Robert De Niro.