Primo Piano
Crossfire
Film Joker
Box Office World
Premi & Festival
Trova Cinema
La Vetrina
In Sala
Scrivici
APRILE 2024
TOP

Vuoi consultare i Film Joker dei mesi precedenti?
Scegli il mese e clicca su Vai

Il Meglio e il Peggio del mese
BRIGHTBURN -L’Angelo del Male- di David Yarovesky
Sceneggiatura di Brian Gunn,Mark Gunn

Con Elizabeth Banks,David Denman,Jackson A. Dunn

Alla ricerca di novità non sempre assistite da questo cristallino attributo le storie fantastiche s’incanalano in meandri da gioco di prestigio che sempre più affollate stanno perdendo la partita della creatività. Perché se in questo preciso momento stupire è d’obbligo per emergere dal gruppo,dall’altro angolo si evidenziano scadenti solidità contenutistiche nei plot sempre meno ricchi di folgorazioni quanto ormai costantemente concentrati in una specie di frullato propagandistico per alimentare feedback,echi narrativi importanti che spesso nemmeno sussistono. Tutto ciò viene a galla da quella costola dei comics di un certo rango sorta dal lavoro produttivo di James Gunn,nume tutelare dei Guardiani della Galassia,che ha sicuramente scaltrezza industriale nel tentar la miscellanea del genere horror con genesi e identità suggestive ammirate nei supereroi. L’originalità però non si pianifica avendo per alleato il solo marketing e l’inventiva,elemento fin troppo indispensabile si distingue nel consueto dubbio amletico,c’è o non c’è. Quando guardiamo un evento sportivo ci attendiamo sempre dai protagonisti qualcosa che faccia la differenza sia attraverso il prezioso apporto individuale oppure in una corale capacità distintiva. Nel film infatti manca il fondamentalismo che anima profondità e prospettiva di scrittura. Certamente i vuoti non trascinano l’incedere dei capitoli,danno inesistenti chance per riuscire a mettere a fuoco potenziali caratteri relativi alla diversità e alle ambigue simbiosi che regnano nell’ambiente. Una storia scolorita che sembra preferire il binario tangibile e stereotipato dell’horror ovvio invece di provare la difficile strada in salita,tuttavia più aderente alle ambizioni da racconto tosto e tentacolare. Come si può pensare al piccolo protagonista in balia di alieni o chissà quali belzebù provenienti da impercettibili dimensioni che lo mettono alla prova con poteri inquietanti se non si presenta uno spartito appropriato? La crescita del bambino eletto vuol trovare l’effetto avvolgente e misterioso che circondava Batman o Superman,tanto per intenderci? Senza un’articolata causa narrativa si scansano dilemmi,lotte,habitat da supereroe tranquillo o malvagio che non avranno alcuna presa,casomai vengono avvolti di velleitarismo e crudele cattiveria fine a se stessa. Se poi ha la tentazione di cavalcare,forse essere coscienza vigile di fatti ed episodi misteriosi,frutto di quelle verità irrazionali che oggi abbondano nelle testimonianze dei social,suffragando mode mediatiche nello sforzo di rendere ancora viva l’idea di fantasy sospeso tra metarealtà e fiction di genere,questo condurrà il marchio del film al più dilagante qualunquismo. Resta una pellicola con l’intreccio e le convenzioni da B-Movie,eppure all’inizio lasciava immaginare uno sviluppo migliore per l’atmosfera da fiaba oscura che di minuto in minuto farà avvertire l’incubo. La coppia Breyer vive in una zona rurale in cui le regole della tradizione sono d’obbligo e purtroppo non hanno figli. Per strano evento troveranno intorno alla loro fattoria un neonato abbandonato che subito adottano. Sembra un dono del destino,il fanciullo Brandon riempie la casa con la sua presenza ma crescendo fa avvertire distanze e impulsivi scatti non soltanto in famiglia ma nell’intera comunità che comincia ad avere qualche remora. Aumenteranno adrenalina e luoghi terrorizzanti ma il confine della fantasia adescatrice e del sulfureo racconto cinematografico finiscono qui.