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Il Meglio e il Peggio del mese
L’UOMO NELL’OMBRA di Roman Polanski
Sceneggiatura di Roman Polanski

Con Ewan McGregor,Pierce Brosnan,Kim Cattrall,Eli Wallach,Tom Wilkinson

Ogni riferimento a Hitchcock per questo film potrebbe sottintendere uno schematismo approssimativo non indifferente. Polanski ha stabilito con le sue opere maggiori un personalissimo stile basato su atmosfere metafisiche che oggi sono scuola riconosciuta. Nella maniera più encomiabile sa essere un pittore impressionista attraverso la tecnica cinematografica,miscela il grigio plumbeo del cielo e della terra per renderlo proiezione idonea dello stato d’animo confuso,inadeguato e misterioso presente nei personaggi. Mostra somiglianze piuttosto marcate con L’inquilino del terzo piano che egli stesso diresse ed interpretò. Nei medesimi passi di timido e prigioniero dentro un dilemma claustrofobico oggi vediamo McGregor,un ghostwriter ingaggiato da un politico discusso per riscrivere la sua autobiografia. Vestendo i panni di entità sommersa sarà colui che dovrà rendere cool chi non ha doti in letteratura;un doppiatore della pagina con spiccata sintesi e sintassi. L’uomo invisibile deve attingere al patrimonio della propria solitudine perchè non detiene potere,nel momento in cui imbocca il versante dell’emersione dovrà urtarsi con vicende scottanti.Quando ci dicono che il navigatore d’auto riuscirebbe a farci sperdere dentro un bosco faremmo bene a non ascoltare,è solo una leggenda metropolitana. Tuttalpiù ci porterebbe accanto ma scoprendo uno strano quanto illuminante percorso saprebbe meravigliarci come un pollicino hi-tech. Nel caso del film giocherà un ruolo fondamentale sugli eventi. La storia evidenzia l’oppressione di individui assediati probabilmente innocenti ma non troppo. Si comprende la partecipazione a tratti angosciante velata di pessimismo offerta da Polanski,ma al tempo stesso,egli tiene il barometro su motivazioni introspettive dei singoli in quanto contigue e forse all’origine delle politiche guerrafondaie dei nostri anni. La conseguente ricerca ideale,civile dell’ambiguità e dello smascheramento di progetti retti sulla falsità sono un j’accuse sull’onnipotenza inebriata dalla brama di arrivismo e di ricchezza senza freno i cui fili sembrano mossi da poteri occulti. La stratificazione di una sorta di coscienziosa filigrana rende l’opera sicuramente più stimolante nonché efficace di svariate produzioni pacifiste o di denuncia dichiarata apparse nelle ultime stagioni. Il noir quando è autentico sa far miracoli.