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Chi l'ha visto chi m’ha visto ?
L’autunno del cinema italiano si conferma con il flop di Favino e Fiorello
Quale mare oscuro affligge i film tra giustificazioni e privilegi di parte

Diventa sempre più evidente la crisi del cinema italiano che difficilmente registra incassi soddisfacenti. Il pubblico ha cominciato da oltre un anno a mostrare netta diffidenza alle molteplici uscite settimanali su grande schermo,troppe commedie che non reggono il passo,poca qualità in storie per nulla magnetiche casomai ai confini dell’amatorialità. Anche in questa stagione il passaggio autunnale non ha visto picchi d’eccellenza,anzi il primo film che doveva ottenere visibilità certa,Chi m’ha Visto?,ha ottenuto meno della metà di quanto registravano nello stesso periodo pellicole nazionali dello stesso genere spalmate nelle ultime tre stagioni. Il film con Favino e Fiorello sommava nel primo weekend € 490.507 a fronte di 75.500 spettatori che l’hanno visto nei quattro giorni. Praticamente ogni cinema in media fissava 66 spettatori per giornata che relegheranno Chi m’ha Visto? al sesto posto della classifica di fine settimana. Un quadro disarmante anche perché dal film in molti attendevano risultati di riguardo alla luce di trecento sale nelle quali veniva proiettato e grazie a una pubblicità molto sostenuta in tutti i media. Per chi segue il box office questa non è novità assoluta ma la tendenza pare rafforzarsi,anche il film di Soldini,Il Colore Nascosto delle Cose,dopo un mese di programma ha veleggiato senza vento con € 1.287.763,eppure parliamo di produzioni molto sostenute dai distributori per ottenere schermi e teniture oltre i tempi massimi. C'è un male oscuro che va al di là della crisi economica e non può essere silenziosamente sottovalutato quando addetti ai lavori ne parlano pubblicamente. In un intervento Riccardo Tozzi,produttore,diceva che il cinema italiano sta facendo corsa impari contro superproduzioni americane da 200 milioni di dollari. A parte il fatto che i film nazionali vengono sconfitti comunque anche da piccoli film indipendenti di non alto costo che però sanno divenire giganti grazie alla loro qualità. Ci sono molti esempi durante l'anno,viene subito in mente La La Land che ha incassato tantissimo anche in Italia grazie alla ricchezza dei contenuti quando costò tra produzione e marketing sui 30 milioni di dollari. Semmai potremmo aggiungere come i kolossal citati da Tozzi invece non incassino come altrove,e questo resta un altro grave problema che va oltre le giustificazioni di parte,piuttosto si dovrebbe guardare a come riportare la gente al cinema. Purtroppo il vittimismo di casta porta sempre a privilegi ed elargizioni di denaro che gli amici politici servono in ogni caso con assoluta generosità. Nel frattempo al cinema ha dominato Emoji - Accendi le Emozioni (€ 1.087.000) confermando una tendenza degli spettatori fin da agosto molto empatica per film a target familiare. Sul podio viene confermato Noi Siamo tutto che giunto alla seconda settimana guadagnerà € 2.583.000,una storia di non grande budget (10 milioni di dollari),conquista il pubblico grazie ad un'idea comunicativa leggera ma di sincera lettura per i giovani e nel panorama internazionale andrà ad incassare $ 60 milioni.
6 ottobre 2017